Paesaccio
stagione lirica dell’amicizia, quando il cuore dei giovani si sente immortale ed ombelico del mondo.
Ed è il tempo
Il diffuso impegno di molti a Somma Vesuviana ad interessarsi di poesia ci ha mossi a riunire gli scrittori a mezza pagina, nati o viventi in città, in un unico volume. La diaspora dei paesani, la riservatezza e ‘a riluttanza di tanti a venire allo scoperto hanno frapposto non poche difficoltà alla realizzazione dell’opera. La raccolta è anche frutto di caparbietà.[...]
L'uomo selvatico
Riti, miti e magia a Somma Vesuviana. Il materiale raccolto sul campo dalla viva voce dei contadini riguarda il ciclo della vita [...]
Buongiorno Terra
Rituali agrari e sincretismo cattolico popolare per incrementare il raccolto, rituali posti in essere da gennaio a dicembre. L’autore prova a trovare antecedenti autorevoli nelle diverse culture sparse per il globo.[...]
Le Fiabe del vesuvio
Le fiabe sono raccolte per capitoli a seconda dell’età dei fruitori: per i bambini, per gli adolescenti, per i giovani, per le ragazze, per gli adulti, per gli anziani. I contenuti sono quelli fondanti dell’origine del mondo e dei comportamenti, riferiti a storie di animali, di eroi e di eroine, a racconti di burle, di inganni, di stupidità, ed infine a leggende di superamento della morte. Oltre questa differenziazione generazionale le fiabe sono riportate non avulse dal contesto sociale in cui vengono narrate e sono strettamente collegate alla memoria dei narratori ed alle loro storie private. Infatti il racconto diviene il frutto di un albero di cui si conoscono le radici, il tronco, i rami e le foglie. Fa da demiurgo un vecchio, che è la sintesi di tutti i vecchi intervistati. Egli è l’ambulante della parola narrata dagli avi; è preceduto da un pavone che dispiega le sue piume al racconto/raccolto delle favole. Sul suo piumaggio si riflettono le storie dei narratori, sì che ognuno vede se stesso e la sua vita narrata nelle opalescenze dell’esotico volatile. Il testo edito dalla Mondadori è esaurito[...]
Il popolo delle fiabe
saggio inedito sulla gran massa di fiabe raccolta a Somma Vesuviana. Vi è narrato l’incontro con i narratori, le differenze sociali e culturale degli stessi, le suggestioni della rievocazione di un mondo in parte scomparso, la ricostruzione dei tasselli perduti dei racconti dell’infanzia su frammenti della memoria, la ribellione delle fiabe a qualsiasi classificazione rigida, le somiglianze con le fiabe di altre culture, la mappa del narrato, la rilevazione delle meraviglie narrative, la ricomposizione di fiabe omogenee con motivi sparsi, gli enigmi, l’amore, gli eroi e le eroine, i finali delle narrazioni. L’autore tenta di ricondurre le diverse espressioni culturali nell’unico contenitore che è l’anima e la vita dei narratori e dei fruitori delle fiabe.[...]
La casa contadina
è una casa di parole. L’opera in via di pubblicazione è composta da sette raccolte diverse I - Luna lunella famme crescere nu poch’’e puntella sui giuochi. II – ‘E Strangianomme sui soprannomi. III - ‘E Ritte sui proverbi ed i modi di dire, le formule magico-rituali IV - Le Voci sulle espressioni codificate, le voci degli ambulanti, i saluti, gli auguri, le bestemmie V - Indovina Indovinello sugli indovinelli e gli enigmi delle fiabe. VI – Scilinguagnola sugli scioglilingua. VII – Lemme lemme ce ne iammo: vocabolario magico e dialettale. Essa mira a completare il volto del vesuviano, cresciuto all’ombra del vulcano e delle tradizioni dei padri. I giuochi attingono ai racconti orali, alle memorie, alle mattane di tre generazioni. I soprannomi sono icastiche definizioni di vite e generazioni a fini tassonomici e ludici. I detti raccolgono l’antica e contraddittoria sapienza popolare, mai disincantata. Le voci sono concrezioni di senso, legate ad avvenimenti eclatanti che fanno il volto narrativo della comunità. Gli indovinelli giocano sul doppio senso palese e sul significato occulto delle parole. Gli scioglilingua esplorano le possibilità ed abilità verbali. I lemmi rappresentano la trascrizione del particolare dialetto locale. Vi sono riportati termini non più in uso.[...]
Università e corte di Somma - I Capitoli
trascrive dai documenti originali degli archivi locali, napoletani e nolani gli Statuti della debole democrazia sommese di fine ‘500, degli ordinamenti giudiziari della Corte di Giustizia di Somma. Riporta le norme che regolano l’unica fonte tributaria dell’Università (il Comune): le gabelle sulla farina, sul pane e la panificazione, sul vino, sulle derrate alimentari, sul diritto di passo, sulla vendita della neve, ed i relativi regimi monopolistici ed appalti. Trascrive i Capitoli delle istituzioni religiose più importati, fondate all’inizio del ‘600, come la Collegiata e il convento delle Donne Monache. Rivolge lo sguardo all’epoca degli Statuti delle congregazioni religiose, redatti nel ‘600e nel ‘700. Il testo è pubblicato da Ripostes Salerno Roma [...]
Università e corte di Somma - I Magnifici
tenta la sintesi di tutti gli avvenimenti di storia locale dal 184 a.C. al 1860. L’ampio respiro dell’opera ha comportato imprecisioni che hanno fatto storcere il naso agli storici locali. Il senso dell’opera non era ragionieristico, ma quello di trarre dall’oblio la vita grama e misera delle moltitudini che hanno subito per secoli lo spoglio dei rapaci blasoni locali e napoletani. Inoltre la difficoltà di trovare copie di testi pubblicati nel passato ha spinto l’autore a raccoglierli in un unico abbraccio. La tenuta dei documenti in archivi privati e pubblici in uno stato di precarietà spingeva per una documentazione degli stessi prima dell’ennesima sottrazione e della macerazione provocata dalla polvere, dai topi e dalle muffe. Vi si può trovare la storia delle propria famiglia dai Normanni in poi. [...]
le Galanterie
LE GALANTERIE DI DON TOMMASO CASILLO PRINCIPE DELLA CHIESA (1602-1979) sono uno spaccato di vita del 1600. Il testo è tratto dai documenti dei diversi archivi prima citati e nasce dalle note economiche e dalle ricerche araldiche del parroco di San Pietro.[...]
Caccia reale
è costruito su uno dei tanti abusi del Borbone su una ragazza del luogo. Il testo fa luce sulle efferatezze della banda Ruffo e sulle connivenze con il brigantaggio locale. Il testo, costruito con spunti di canti popolari e aneddoti della tradizione, è inedito. I canovacci delle rappresentazioni estive sopra citate sono un gioco estivo che coinvolge campeggiatori con la voglia di mettere in discussione il proprio corpo e la propria faccia nel tentativo di rappresentare vizi e virtù umane e divine.
Il Teatro
A Somma Vesuviana fino al 1806 c'erano tre sindaci per i tre rioni del Casamale, di Margherita e di Prigliano o Trivio. Il Sindaco del Casamale tratta di alcuni protagonisti della storia locale, di pochi notabili potenti e longevi: Michele Troianiello, detto Sindaco della Piazza, ma proveniente dalle Masserie a nord del paese; gli Angrisani del Trivio con Gennaro, Paolino, Alberto e Mario; Francesco De Siervo di Rione Trieste, il Sindaco del Bosco, la località di residenza. Egli però non è un elfo di gotiche atmosfere, ma l'uomo concreto che meglio ha inter- pretato la pigrizia democratica dell'elettorato sommese.[...]
I sette sentieri della memoria
Che la storia sia in fondo un insieme di racconti è ormai quasi un'ovvietà. Per quanto essa si vesta di metodi sistematici, di verifiche "oggettive", il suo nucleo fondante rimane il raccontare storie. Ma che la geografia, anch'essa, sia un insieme di storie, è un'idea ben poco corrente.[...]
A terr e zi fattell
Nelle pieghe della storia affondano terre e fiumi, ritmi di esistenze, passaggi veloci di cose, memorie e ricordi diffusi e penetranti. Alcuni di tali aspetti sono verificati e resi vivi dalla toponomastica che tra le espressioni del nostro passaggio nel mondo, è la forma più adatta a capire chi ci fu e per quale ragione stava lì. [...]